Da martedì 25 febbraio prenderà il via una delle competizioni più attese nel mondo della scuola italiana: il concorso per diventare docenti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Una maratona di tre giorni che vedrà protagonisti oltre 200.000 aspiranti insegnanti, tutti in corsa per aggiudicarsi uno dei 10.677 posti disponibili.
Una selezione estremamente competitiva
I numeri parlano chiaro e raccontano una realtà che riflette l'altissima competitività di questa selezione. Con 202.328 domande presentate entro la scadenza del 30 dicembre 2024 e appena 10.677 cattedre disponibili, il rapporto è di circa 19 candidati per ogni posto. Una vera e propria "corsa a ostacoli" che metterà alla prova la preparazione e la resistenza dei partecipanti.
Particolarmente significativo il dato relativo ai posti di sostegno, che rappresentano circa un quarto del totale dei posti messi a bando, confermando l'attenzione del Ministero verso questo delicato settore dell'istruzione.
La struttura delle prove: non solo disciplina
La prova scritta, che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio, segue un modello già sperimentato nel precedente concorso del 2023. I candidati dovranno affrontare 50 quesiti a risposta multipla, distribuiti in diverse aree di competenza:
10 quesiti di contenuto pedagogico
15 quesiti di contenuto psicopedagogico, inclusi gli aspetti relativi all'inclusione
15 quesiti di contenuto metodologico-didattico, compresi gli aspetti valutativi
5 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese
5 quesiti sull'uso didattico delle tecnologie digitali
È interessante notare come questa fase della selezione non preveda quesiti di natura disciplinare, che saranno invece oggetto della successiva prova orale. Questa scelta sottolinea l'importanza che il Ministero attribuisce alle competenze trasversali e metodologiche, considerate fondamentali per la professione docente.

L'accesso alla prova orale: un primo importante filtro
Una recente modifica normativa ha stabilito che l'accesso alla prova orale sarà consentito a un numero di candidati pari a tre volte i posti disponibili nella regione di destinazione per la specifica tipologia di posto. Condizione imprescindibile sarà il conseguimento di un punteggio minimo di 70/100 nella prova scritta.
Sarà proprio durante la prova orale che i candidati dovranno dimostrare la loro preparazione nelle specifiche discipline di insegnamento, completando così il percorso valutativo iniziato con lo scritto.
Logistica e organizzazione
Le prove si svolgeranno nella regione per la quale ciascun candidato ha presentato domanda. Data l'elevata affluenza, sono previste più sessioni, sia mattutine che pomeridiane. Le operazioni di identificazione inizieranno alle 8:00 per i turni del mattino e alle 13:30 per quelli del pomeriggio, mentre le prove si terranno dalle 9:00 alle 10:40 e dalle 14:30 alle 16:10.
Il calendario dettagliato sarà comunicato direttamente ai candidati dagli Uffici scolastici regionali competenti per territorio.
Una tappa fondamentale verso la stabilizzazione del corpo docente
Questo concorso rappresenta un passo importante nel percorso di stabilizzazione del corpo docente italiano, un obiettivo su cui il Ministero dell'Istruzione e del Merito sta investendo risorse significative. L'immissione in ruolo di nuovi insegnanti di ruolo contribuirà a ridurre il fenomeno del precariato e a garantire una maggiore continuità didattica, a tutto vantaggio degli studenti.
Nei prossimi giorni, migliaia di aspiranti docenti affronteranno questa importante sfida professionale, portando con sé speranze, studio e la passione per l'insegnamento. A tutti loro va l'augurio di poter dimostrare al meglio le proprie competenze e la propria vocazione educativa.